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Tag: diversità

USCITA DEL CALAMAIO A FOTONDUSTRIA 2021 “Food”

“Fotoindustria” è una Biennale di fotografia organizzata dalla fondazione MAST di Bologna: ogni due anni viene presentato un tema che caratterizza le esposizioni (quest’anno “Food”) diffuse per la città e il gruppo Calamaio non ha perso l’opportunità di prendere parte a questo evento!

Nella giornata del 17 novembre, alcuni di noi si sono recati alle esposizioni situate al MAMBO e a Palazzo Fava per approfondire i temi della mostra, ma con l’approccio critico che da sempre contraddistingue le nostre uscite.

All’interno di una visita a noi interessa non solo darci la possibilità di scoprire nuovi saperi, ma anche quella di testare l’effettiva accessibilità di un evento e sperimentare le nostre autonomie.

Abbiamo visitato le sedi dedicate alle mostre “Laboratory of Forms” di Jan Groover, “Favignana” di Herbert List e “Factory of Original Desires” di Bernard Plossu.

Erano tre mostre che trattavano il contenuto da vari punti di vista, in particolare Jan Groover si soffermava sulla natura morta, Herbert List sull’industria negli anni Cinquanta, mentre Bernard Plossu sul confronto fra il cibo e i paesaggi incontrati nei suoi viaggi.

Siamo stati attirati dall’argomento della Biennale, in quanto riteniamo che il cibo possa essere un soggetto interessante da discutere dal lato artistico, ma ci siamo scontrati con molte difficoltà.

Abbiamo organizzato questa uscita informandoci in anticipo su quali potessero essere i luoghi effettivamente accessibili, pur non essendo chiaramente esplicitato sul sito dedicato. Selezionando accuratamente, siamo riusciti a ritenere adeguati cinque eventi fra gli undici presentati.

Per quanto riguarda l’esposizione al MAMBO abbiamo riscontrato dei limiti dal punto di vista strutturale: la posizione delle cornici era troppo alta per chi le guardava dalla carrozzina, per alcuni di noi le teche con le fotografie erano irraggiungibili per la loro altezza, le luci non consentivano una visione chiara, le porte di ingresso non essendo automatiche non ci consentivano l’ingresso in autonomia.

Anche dal punto di vista dei contenuti, non mancano i problemi di accessibilità: i sottotitoli erano troppo veloci nei video, le didascalie non erano possibili da leggere.

Parlando delle mostre a Palazzo Fava, l’entrata ha presentato degli ostacoli, come l’accesso all’ascensore limitato dai frigoriferi della pasticceria dalla quale si entra, oltre al fatto che l’ascensore fosse molto piccolo e molto veloce nell’apertura e nella chiusura delle porte. Le fotografie erano allestite in maniera non del tutto accessibile a causa della loro disposizione in entrambe le esibizioni.

Per concludere la nostra uscita in bellezza abbiamo fatto ritorno verso Via Don Minzoni per un pranzo tra colleghi all’” Ex Forno MAMbo”. Carbonara ottima e servizio cordiale, anche se dal punto di vista dell’accessibilità ci sarebbe da migliorare: purtroppo non sono presenti servizi igienici attrezzati e i tavoli non consentono alle carrozzine di infilarsi agevolmente in alcuni punti.

Indi Mates – Coinquiline per scelta

Giovedì 21 ottobre abbiamo avuto il piacere di incontrare Elena Rasia e Margherita Pisani, le protagoniste del progetto Indi Mates, un’esperienza di vita indipendente nella città di Bologna nata da un annuncio Facebook nel quale Elena ricercava una persona con cui andare a convivere. La particolarità che rende questa storia diversa dalle altre è che Elena è una ragazza in carrozzina che viveva in una frazione di Marzabotto, quindi lontana dal centro e dalla vita che sognava, limitata nella libertà di scelta a causa delle difficoltà di movimento che comporta vivere in una zona di montagna, diventando “vittima” dell’organizzazione dei genitori.

Questa esperienza nasce da qui, da un’esigenza che conosciamo molto bene, la voglia di uscire di casa e di essere indipendenti. Indi Mates infatti è un progetto di convivenza, Elena non cercava un’amica ma una coinquilina che potesse aiutarla in orari prestabiliti in cambio di alloggio; infatti questa situazione è anche a vantaggio di Margherita, la quale non paga l’affitto, andando così incontro anche alle sue esigenze risolvendo uno dei grandi problemi della città metropolitana di Bologna, la ricerca di una casa.

Ovviamente non è tutto rose e fiori e anche in casa Indie Mates si litiga e si discute. Le ragazze ribadiscono l’importanza del rispetto degli spazi e del saper riuscire a capire quando è il caso di disturbare o meno l’altra persona. Un incontro di grande intensità che ha portato i nostri animatori a diversi dubbi e riflessioni sull’argomento:

“L’incontro con Elena e Margherita è stato parecchio interessante e mi ha colpito molto la determinazione di Elena, una spinta a fare di più. Però ovviamente ogni situazione è soggettiva e avrà bisogno un percorso diverso: per esempio ora non posso permettermi di pagare un affitto… figuriamoci due! Come fare? prima il lavoro e poi la casa, penserò a come risolvere tutto passo dopo passo”

CAMILO DE LA CRUZ, animatore del Gruppo Calamaio

“È stato molto stimolante perché mi ha dato molti spunti interessanti e mi ha fatto conoscere un modo per riuscire a cercare una casa e vivere da sola. Penso che sia un’esperienza fantastica e che Elena sia una persona molto forte e coraggiosa, determinata a raggiungere i suoi obiettivi. Personalmente mi frena la paura del nuovo, sono sempre stata abituata a essere assistita dai miei genitori e non ho mai fatto un esperienza fuori casa, ma sto cominciando ad incuriosirmi sempre di più..”

FRANCESCA AGGIO, animatrice del Gruppo Calamaio

Volo con te – Accaparlante e Panta Rei x Bet She Can

Volo con te è un libro-progetto che apre un dialogo tra generazioni e stimola la crescita personale e relazionale di tutti, promuovendo la consapevolezza e la libertà di scelta, temi cari a BET SHE CAN.

BET SHE CAN è un progetto che si rivolge in particolare alle bambine e alle ragazze nella fase della preadolescenza – tra gli 8 e i 12 anni – con l’obiettivo di accompagnarle nel loro percorso di crescita attraverso strumenti di supporto allo sviluppo della consapevolezza di ciò che sono (talenti e potenzialità) e di ciò che vogliono essere, fino alla libertà nelle loro scelte e azioni.

La storia, coinvolgente ed emozionante, pensata da Sabina Colloredo e accompagnata dalle sgargianti illustrazioni di Marco Brancato, racconta di due amiche che partono per un viaggio alla ricerca di Diego e che in realtà, attraverso questa ricerca, entrano in contatto con la profondità di se stesse. Lungo il cammino troveranno sorprese e ostacoli che si riveleranno fattori determinanti per il loro percorso di crescita.

Volo con te, nato anche dalle riflessioni e dall’ascolto dei vissuti dei  due focus group che hanno coinvolto genitori e bambini, è stato prodotto in collaborazione con la casa editrice Carthusia Edizioni.

Per questo progetto abbiamo collaborato insieme a Panta Rei, cooperativa che gestisce in convenzione con l’istituzione scuole e nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia quattro servizi educativi in città e il Servizio di Supporto alle Attività Pomeridiane (SAP) nei nidi a gestione diretta comunale. L’esperienza maturata in questi anni da Panta Rei, nasce da un’incubazione d’impresa quadriennale da parti di Reggio Children che negli anni di start up ha seguito insieme al Comune di Reggio Emilia la Formazione pedagogica e gestionale delle socie fondatrici.

il 7 e il 14 ottobre abbiamo incontrato due classi di quarta e quinta elementare del distretto del Pilastro, accogliendoli nella sala centrale del Centro Documentazione Handicap in via Pirandello 24.

Dopo la lettura del libro abbiamo cominciato a parlare di pregiudizi e stereotipi, delle etichette con cui di solito definiamo e categorizziamo le altre persone, spesso anche senza accorgercene. I bambini e le bambine delle classi che abbiamo incontrato ci hanno stupito riportando esperienze personali, andando a toccare nel vivo l’argomento, dimostrando come sia un tema che ci colpisce sin dalla tenera età e di quanto sia importante affrontarlo.

L’incontro si è concluso con la costruzione di un areoplanino di carta in cui bisognava scrivere sopra il proprio sogno cercando di svincolarsi dai limiti dettati dalla società in cui viviamo, per poi fargli prendere il volo… nella speranza che questa metafora si trasformi in realtà.

“Ma sapete da dove nascono gli stereotipi? Dalla paura, la paura del diverso e dell’ignoto che creano un’insieme di emozioni negative che si innescano quando ci si trova davanti a persone con caratteristiche differenti rispetto alle proprie, come il colore della pelle, il credo religioso o l’orientamento sessuale.”

Tiziana Ronchetti, animatrice del Gruppo Calamaio

IL PARTITO DEGLI SCOMODI

Due settimane fa, in vista delle elezioni comunali di Bologna, abbiamo organizzato una giornata dedicata alla conoscenza e alla scoperta dei partiti e delle diverse coalizioni in gioco incontrando esponenti di diverse fazioni e capendo quali fossero le modalità di voto. Abbiamo parlato del ruolo del Sindaco e dei suoi consiglieri, dell’importanza che hanno sulle scelte e i cambiamenti di una città e quindi di quanto rilevante sia votare. Tra le chiacchiere sono poi uscite fuori le nostre esigenze, quello che per noi sarebbe importante fare per rendere la città come la vogliamo noi… nasce cosi:

IL PARTITO DEGLI SCOMODI

Scarica il file e fai conoscere il PARTITO DEGLI SCOMODI! Cerchiamo gente nuova che si unisca alla nostra battaglia, siete tutti e tutte benvenuti/e!

Liceo Artistico F. Arcangeli x Cultura Libera Tutti – ecco il nuovo logo!

Realizzare l’accessibilità culturale vuol dire diventare, attraverso la sperimentazione e la frequentazione dei linguaggi dell’arte e della cultura in generale, spettatori e cittadini partecipi del nostro tempo. Secondo questa logica è nata la rete “Cultura Libera Tutti” (http://culturaliberatutti.accaparlante.it/) , una rete di lavoro reale e non solo nominale, perché basata sulla condivisione di un lavoro comune che ha permesso a tutti i soggetti coinvolti di allargare i singoli orizzonti lavorativi. La positiva collaborazione che la Cooperativa Accaparlante (http://www.accaparlante.it/) ha messo in atto attraverso percorsi specifici con alcuni musei dell’Istituzione Bologna Musei, quali MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (http://www.mambo-bologna.org/), Museo Civico Archeologico (http://www.comune.bologna.it/museoarcheologico), Museo del Patrimonio Industriale (http://www.museibologna.it/patrimonioindustriale), oltre a ITC Teatro – Compagnia Teatro dell’Argine (https://www.itcteatro.it/site/lang/it-IT/page/1/) e Teatro Testoni Ragazzi – Compagnia La Baracca (https://www.testoniragazzi.it/doc.php?iddoc=10&lang=it) ha fatto emergere la volontà di compiere un’azione più ampia e trasversale, che si è tradotta nella possibilità di costruire una rete significativa di realtà diverse ma impegnate culturalmente sul territorio e nella realizzazione sperimentale di un percorso formativo che ha come tema centrale l’accessibilità culturale.

Grazie alla collaborazione fra la rete Cultura Libera Tutti e isArt Liceo Artistico Arcangeli di Bologna (https://www.liceoarcangeli.edu.it/drupal/) attraverso un progetto di alternanza scuola-lavoro, il progetto CLT ha un nuovo logo. Il percorso condiviso con i ragazzi e con l’insegnante ha attraversato diverse tappe.

Era innanzitutto necessario che gli studenti potessero conoscere da vicino il progetto. Hanno così partecipato ad alcuni incontri di Cultura Libera Tutti all’interno dei diversi musei, dove si sono potuti rendere conto dei contenuti e della modalità con cui operatori museali e animatori del Progetto Calamaio incontrano i bambini e i ragazzi delle scuole per parlare di diversità unita ad arte, cultura, teatro, storia, tecnologia, ecc.

Alla luce quindi dell’esperienza fatta, hanno svolto un articolato lavoro in classe e hanno elaborato delle bozze di disegni che esprimessero ciò che avevano visto e sentito – sia a livello uditivo che emotivo – durante i momenti che abbiamo condiviso. I bozzetti sono poi stati trasformati in disegni esecutivi, che i ragazzi hanno poi reso definitivi con la rielaborazione informatica.

I disegni sono davvero tutti bellissimi e per questo ci teniamo che siano tutti visibili nella nostra galleria dedicata. Sceglierne uno solo è stato difficile e abbiamo dovuto votare con molta attenzione.

Da oggi il logo di Cultura Libera Tutti è…..

  • D’AMBROSIO – vincitore/rice del progetto

Di seguito trovate tutte le proposte fatte dai ragazzi e ragazze dell’Arcangeli:

  • ARNOFI
  • AURELI
  • BETRARINI
  • CARUSO
  • COTRINO
  • FERRARI
  • HALL
  • MAZZETTI M.
  • MATVEEVA
  • MAZZETTI G.
  • MISSO
  • MONACO
  • ORNO
  • PILATI
  • PROGRESSI
  • QUAQUARELLI
  • RISI
  • TALIANI
  • VENTURI
  • VERGANI

LA PRINCIPESSA ALLEGRA di G. Rodari – animazione del Progetto Calamaio

Programmando il nuovo anno lavorativo, abbiamo dovuto affrontare il tema degli incontri Calamaio a distanza. Quello che rende unica l’esperienza nelle scuole è proprio la vicinanza e il contatto con la diversità, cosa che ovviamente è divenuta impossibile da realizzare con l’avvento del covid-19. Ci siamo quindi posti tante domande, come trasmettere la stessa energia che si creava negli incontri a scuola? Come parlare di diversità a dei bambini senza potere giocare con loro? Ed è qui che nacque l’idea per il cortometraggio de “LA PRINCIPESSA ALLEGRA”.

Ad aiutarci è stata la casa editrice LA MERIDIANA con la collana PARIMENTI, la quale ci aveva chiesto di tradurre in simboli GIACOMO DI CRISTALLO e altre storie di Gianni Rodari. Da qui il Gruppo Calamaio è venuto a conoscenza di questi meravigliosi racconti.

Appena saputo il compito ci siamo messi all’opera e come prima cosa è stato creato uno storyboard per capire bene cosa ci servisse per realizzare questo cortometraggio. Originariamente le ombre dovevano essere solo per la parte iniziale dell’animazione, ma poi ci siamo resi conto del potenziale di questa tecnica di rappresentazione e abbiamo deciso di applicarla in tutto lo spettacolo. Il Centro Documentazioni Handicap nel pomeriggio si trasformava in un vero e proprio set di registrazione video, cinecittà spostati!

Tiziana Ronchetti, attrice che interpreta la Principessa Allegra, ha commentato l’esperienza dicendo:
“Questo lavoro mi ha emozionata molto, mi ha fatto ricordare le sensazioni di quando andavo a teatro prima del lock-down. Non so cosa proveranno i bambini vedendo questo cortometraggio ma l’importante è che io mi sono divertita come una scema. Mi sono sentita una ragazzina!”

Ecco il link diretto per vedere “LA PRINCIPESSA ALLEGRA”, buona visione:

Il Giardino delle imprese – il Calamaio torna a scuola

Il Giardino delle imprese è un progetto di educazione all’imprenditorialità promosso dalla Fondazione Golinelli di Bologna e rivolto ai ragazzi che frequentano il III e il IV anno di scuola media superiore in tutta Italia. Il tema di quest’anno riguardava le persone con disabilità e, più specificatamente, l’accessibilità. Ai ragazzi si chiede a fine corso di progettare degli strumenti digitali per migliorare l’accessibilità nell’ambiente domestico, nel lavoro e nella vita fuori casa in generale.
Dato che la maggior parte dei ragazzi non aveva esperienza diretta della disabilità, i promotori hanno organizzato tutta una serie di incontri on line con esperti del settore, divisi per tipo di deficit, e a noi, naturalmente, è toccato di portare la nostra esperienza sul tema del deficit motorio.

Lo abbiamo fatto recentemente con la lucida e divertente testimonianza di Camilo ed Andrea, animatori con disabilità del Progetto Calamaio, che hanno intrattenuto per quasi due ore 52 ragazzi che hanno capito, alcuni di loro per la prima volta, quali sono le difficoltà che incontra una persona con disabilità nella sua vita di tutti giorni.

“E’ stata una esperienza interessante” raccontano Camilo e Andrea “all’inizio c’era un po’ di imbarazzo ma poi ci siamo sciolti, ci siamo sentiti ascoltati e abbiamo ricevuto un sacco di belle domande a cui è stato interessanti rispondere”.

Finalmente siamo tornati a fare il nostro lavoro, siamo “tornati in classe” a parlare di diversità facendo sensibilizzazione sul tema della disabilità. Andrea e Camilo hanno raccontato la loro esperienza durante la quarantena, dei limiti e delle difficoltà che si sono trovati davanti e che hanno dovuto superare. Abbiamo successivamente parlato di Bologna e della sua accessibilità che, “per quanto sia più accessibile di altre città, ha comunque tanti aspetti da migliorare: si trovano ancora un sacco di barriere architettoniche quando giri per il centro e per chi abita lontano è ancora difficile trovare un mezzo totalmente accessibile” dice Camilo, che alla domanda “qual è uno dei tuoi più grandi sogni?” risponde “Vivere in una città interamente accessibile!”.