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Mese: Ottobre 2019

Un “nuovo” giorno al CDH

L’estate è finita, l’autunno è in corso e così al Centro Documentazione Handicap si torna ad ospitare le classi di ogni ordine e grado con l’iniziativa Un Giorno al CDH.

Questa volta la giornata è stata la prima occasione per mettersi tutti alla prova dopo un mese di formazione ai nuovi animatori con disabilità e di ripasso per i veterani del Progetto Calamaio.

Al momento abbiamo avuto l’onore di ospitare una classe della scuola media dell’Istituto Comprensivo Carchidio- Strocchi di Faenza e la scuola materna Federzoni di Bologna, entrambe molto presenti e disponibili nel mettersi in gioco insieme a noi per conoscere la nostra squadra e quello che facciamo.

Ottima la prestazione degli animatori con disabilità e i ragazzi del servizio civile che si sono cimentati per la prima volta in questi incontri, ma lasciamo ora parlare Federica, animatrice con disabilità e Chiara, volontaria del Servizio Civile Nazionale:

“Tutto inizia velocemente, da entrambe le parti, c’era una grande paura di sbagliare. Federica si sentiva tremare le gambe ed io avevo il batticuore. Quando abbiamo visto quei bambini così piccoli è stata una sorpresa. Sembravano molto timidi, ma noi eravamo più tranquilli di loro perché avevamo animatori ed educatori che di queste esperienze ne avevano già fatte tante.

Per noi è stato un passaggio stupefacente. Al momento dell’animazione le paure si sono sostituite con la magia della storia. Federica, grazie alla voglia di riuscire, si è stupita della velocità con cui ha utilizzato e comunicato attraverso il tablet; ed io mi sono meravigliata di come, quando ti lasci trasportare dalla situazione con purezza, anche l’imprevisto diventa una cosa meravigliosa”.

Ma le emozioni sono forti anche per chi fa queste animazioni da tanti anni, come per Tiziana Ronchetti, animatrice con disabilità del Progetto Calamaio ormai di lunga data, che scrive:

“Oggi io ho narrato il libro “Piccolo blu e piccolo giallo” nel ruolo di narratrice intorno ai bambini. Mi sono sentita emozionata, molto.

Io fin dall’ inizio ho cercato, e credo di esserci riuscita, di rompere il ghiaccio sorridendo allegramente e parlando con la mia collega Sandra. Mi è piaciuto tanto che i bambini si siano sentiti liberi, con la mia vicinanza, di darmi il loro contatto fisico. C’è stato un bambino che era molto coccolone. Quando nella storia i protagonisti hanno fatto il girotondo, io ne ho improvvisato la canzone”.

 

Un Giorno al Cdh è una mattinata che la Cooperativa Accaparlante offre alle scuole di ogni ordine e grado da passare insieme agli educatori e agli animatori con disabilità nella sede del Centro Documentazione Handicap di Bologna. Giochi e laboratori si accompagnano a una visita guidata all’interno delle aree del Centro e alla scoperta della Biblioteca specializzata, del libro in simboli, tattile o senza parole e, naturalmente, della diversità.

La proposta è gratuita per le prime 5 prenotazioni. Ancora 2 i posti disponibili, affrettatevi!

L’ARIA STA CAMBIANDO. Il Calamaio alla giornata per il pianeta

Nel giorno dedicato allo sciopero globale per i cambiamenti climatici, anche noi del Progetto Calamaio/Centro Documentazione Handicap di Bologna abbiamo fatto sentire la nostra voce.

Venerdì 27 settembre 2019 è avvenuto il terzo sciopero globale portato avanti da milioni di ragazzi sparsi per le principali città del globo, sull’esempio dell’attivista svedese con disabilità Greta Thunberg, per focalizzare l’attenzione pubblica sul sostegno del pianeta, sullo sfruttamento delle risorse terrestri e sull’inquinamento che stanno modificando anche la nostra vita quotidiana.

Una giornata che ci ha visti in prima linea, carrozzine comprese, il che, pur con qualche difficoltà, non ci ha di certo impedito di partecipare a questo momento così importante e prendere la nostra posizione.

Ecco come è andata:

Partecipare allo sciopero sul clima e alla manifestazione che si è svolta tra le vie del centro di Bologna, partendo da piazza San Francesco per arrivare in piazza Verdi, non è stato del tutto agevole e semplice. Il totale degli animatori con disabilità era di 11, di cui ben 10 in carrozzina, manuale o elettrica. L’organizzazione tra gli educatori, i volontari del servizio civile e gli animatori del CDH era stata già pensata da diversi giorni, a partire da come raggiungere il centro città, modificando il solito percorso dei trasporti o organizzandosi tramite mezzi pubblici. Infatti, alcuni di noi hanno preso l’autobus (per la prima volta!) dalla nostra sede mentre la maggior parte ha usufruito dei trasporti della pubblica assistenza.

Una volta incontrati in piazza San Francesco, abbiamo iniziato a seguire il corteo, o, per meglio dire, rincorrere, dato che era già partito lungo via Marconi. Tagliando per qualche stradina siamo riusciti a ricongiungerci al gruppo e da lì in poi abbiamo manifestato tutti insieme: la foto che vedete all’inizio dell’articolo ci è stata scattata in piazza dei Martiri.

Tutto il gruppo era emozionato nel partecipare alla manifestazione, per alcuni di loro questa esperienza è stata del tutto nuova.

Gli educatori hanno pensato a vari punti dove potersi fermare per brevi pause ma non ce n’è stato bisogno: le esitazioni nel nostro cammino sono state infatti poche e tutti noi siamo riusciti a raggiungere piazza Verdi, venendo trascinati dall’entusiasmo della folla. Qui, ci siamo concessi una lunga pausa, circondati da centinaia e centinaia di persone e da cartelloni, urla, voglia di farsi sentire. Siamo stati orgogliosi di poter contribuire ad una causa così importante. La nostra presenza qui era fondamentale perché i cambiamenti climatici riguardano ogni singolo individuo sulla terra.

La speranza è sempre la stessa: far emergere la nostra voce, insieme a quella di milioni di altre persone, senza che riecheggi nel vuoto”.

Andrea Mezzetti e Nicola Spezia

I momenti di condivisione collettiva, si sa, sono sempre una grande fonte di energia, una spinta a fare meglio. A volte però queste occasioni si riducono a eventi sporadici.  Il cambiamento climatico però non ce lo permette più, deve essere  tema al centro della nostra quotidianità. Ma cosa possiamo fare?

Come possiamo aiutare il nostro pianeta nella vita di tutti i giorni?

Gli animatori con disabilità del Progetto Calamaio provano a rispondervi in concreto con un piccolo decalogo da tenere a mente durante i vostri viaggi e le vostre vacanze:

DECALOGO DEL VIAGGIATORE-TURISTA RESPONSABILE E SOSTENIBILE 

1.   Conoscere la comunità ospitante

2.   Conoscere usi e costumi

3.   Rispettare le religioni

4.   Mangiare cibi tipici del luogo

5.   Informarsi sulle leggi del paese

6.   Conoscere la cultura locale

7.   Informarsi sui mezzi di trasporto e luoghi accessibili

8.   Comprare souvenirs dagli artigiani del posto

9.   Alloggiare in case, alberghi e strutture che favoriscono l’economia del luogo

10.   Rispettare l’ambiente

 

Che ne dite, cominciamo?