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Mese: Novembre 2018

A partire da un libro

La scorsa settimana, lo scrittore con disabilità Luca Gioacchino De Sandoli ha presentato, presso la nostra sede, i suoi tre ultimi libri: “Il Grande Torino e altri racconti”, “La terra è femmina” e “Pausinite”.

Ecco la recensione di Mario Fulgaro, animatore del Progetto Calamaio e poeta, che con le sue considerazioni critiche così ci conduce nel cuore del libro di Luca:

“È sempre bella l’idea di far rivivere, con un pizzico di nostalgia e tanta fantasia, tutto ciò che il vivere consuma, relegandolo nella gabbia dorata dei ricordi. Ripescando, dalle memorie storiche, nomi di calciatori scomparsi per un qualche capriccio del destino, è possibile disegnare una formazione di campioni da contrapporre, magari, ad un’altra squadra blasonata e, nell’immaginario collettivo, invincibile.

Il Grande Torino, scomparso con la strage di Superga negli anni Quaranta, sembra proprio sposarsi bene alle intenzioni narrative di Luca De Sandoli, per la pubblicazione di un testo che prende proprio il nome de “Il Grande Torino”. Tutto questo è comunque il pretesto per raccontare dell’altro. Al titolo infatti si aggiunge il sottotitolo “e altri racconti”, non necessariamente legati a vissuti calcistici.

Quando uno scrittore sente di aver realizzato un’opera letteraria di valore, avverte anche l’urgente bisogno di volerla divulgare e condividere con un pubblico di uditori attenti. Proprio quello che è successo al Centro Documentazione Handicap di Bologna, dove una trentina di persone si è impegnata ad ascoltare ed interrogare, incuriosita, l’autore di un testo così originale. Le domande sono nate spontanee e ci hanno consentito di conoscere meglio Luca e tutto il suo lavoro.  Ora che il Natale è alle porte, perché non regalare alle persone care una buona lettura? Io il libro di Luca ve lo consiglio proprio!”. 

Il bilancio partecipativo… I progetti scelti e le nostre proposte per il futuro!

Lo scorso lunedì mattina un nutrito gruppetto del Progetto Calamaio si è ritrovato per conoscere e scoprire insieme i progetti del Bilancio Partecipativo 2018 del comune di Bologna. L’obiettivo dei vari progetti, che è possibile votare online dal 30 ottobre al 19 novembre è realizzare, su proposta dei cittadini, interventi di manutenzione straordinaria, riqualificazione e riorganizzazione di spazi, opere pubbliche, nuovi arredi in sei zone specifiche nei Quartieri della città.

Da sempre uno degli obiettivi del Calamaio è promuovere il ruolo attivo delle persone con disabilità e di conseguenza il loro essere cittadini attivi, protagonisti delle loro scelte nella società.

Non abbiamo solo scoperto e scelto i progetti da votare, abbiamo anche proposto noi dei progetti…

Per ora solo bozze ed idee… Chissà se il prossimo anno non ne troverete qualcuno tra quelli da votare!

Questo è uno stralcio di quello che è venuto fuori in una mattinata di chiacchiere, scoperte, proposte, polemiche e… cittadinanza attiva!

Danae:

“Il progetto che ho scelto di votare si chiama “Il giardino del Villaggio”, che è pure quartiere Navile dove vivo.

Se dovessi proporre io un progetto proporrei un attraversamento pedonale, eventualmente con pista ciclabile, per riuscire a raggiungere il Centro Lame che è dall’altra parte di via Zanardi rispetto a casa mia ed è una strada molto trafficata.”

Lorella:

“Mi è piaciuto il progetto “Il giardino oltre la scuola”.

Personalmente proporrei un progetto di sistemazione dei marciapiedi. Allargarli ed eliminare le buche. Sarebbe sicuramente utile per me che faccio fatica a camminare e così non posso andare da sola ma sarebbe utile anche per mamme con passeggini, donne con i trolley che hanno fatto spesa ecc…. La zona che mi interessa non è però a Bologna ma nel centro di Casalecchio (via Dante, Colombo ,Testoni ecc…)

Questa è un’idea per l’amministrazione di Casalecchio!”

Stefania:

“Voterò per il progetto “Qualcosa di nuovo sotto il sole”, per la riqualificazione di Piazza Puntoni, in zona universitaria. Per me è importante avere una città più pulita.

Io proporrei qualcosa per diminuire le polveri sottili nell’aria. Potenzierei mezzi di trasporto pubblico, biciclette gratis (le mobike vanno bene ma non sono accessibili per disabili e per chi ha dei bimbi da mettere nel seggiolino). Io stesso verrei a lavorare in autobus, spenderei meno e inquinerei meno. Ma la mia disabilità chiede di avere un accompagnatore. Quindi nel mio progetto ci sarebbe anche la ricerca di volontari che invece di accompagnarmi con la macchina mi accompagnino nel tragitto con il bus.”

Gloria:

“Mi è piaciuto il progetto “Passaggio giocoso in Bella fuori 3”, per un parco ed una scuola più accessibili e vivibili

Mi piacerebbe facilitare la conoscenza della lingua inglese anche fuori dal contesto scolastico. Proporrei dei laboratori gratuiti in diversi spazi della città per imparare l’inglese, per persone di tutte le età, non solo con della teoria ma con canzoni, giochi, filastrocche ecc…”

Tiziana:

“Voterò per per il progetto “Il giardino di Ilaria, Un progetto a sei zampe”.

Presenterei un progetto che permetta di andare in tutte le scuole dell’infanzia di Bologna per far giocare i bambini con la nostra disabilità e per aiutarli a relazionarli con la diversità.”

Filippo:

“Mi è piaciuto il progetto “Un giardino quattro stagioni” del quartiere San Donato.

Io farei costruire una gelateria in centro che faccia anche degli yogurt… Con i soldi destinati… alla cassiera!”

Federica:

“Voterò per il progetto “L’officina di piazza dei Colori”.

Mi piacerebbe uno spazio con un’estetista, una truccatrice e una parrucchiera in centro dove chiunque può andare e farsi bello, in maniera accessibile e gratuita. Chiunque così potrà curare il suo corpo e farsi bello… anche se non ha soldi!”