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Mese: Marzo 2020

La prima animazione non si scorda mai…

“La prima animazione non si scorda mai”… Gli educatori e gli animatori con disabilità del Progetto Calamaio lo sanno bene, comprese quante emozioni frullano in pancia all’incontro con uno o più gruppi classe e i loro insegnanti. I momenti dei saluti e delle presentazioni sono sempre i più delicati, perché è lì che gli occhi sono tutti puntati su di noi ed è lì che, fin da subito, la persona con disabilità dovrà interfacciarsi, al pari dell’educatore, nell’accoglienza e nella creazione di un rapporto di fiducia con i propri interlocutori, alcuni dei quali, magari, non hanno mai conosciuto una persona con disabilità.

Che fare? Essere sé stessi, consapevoli delle proprie difficoltà e risorse, ma soprattutto divertirsi e rimboccarsi le maniche, come ci spiega la nostra Sara, che con l’entusiasmo che la contraddistingue ci porta dentro al suo primo incontro di animazione in veste di conduttrice, insieme a Francesca, Giulia, Barbara, Luca, Emanuela e Camilo, alle prese con un laboratorio dedicato al libro accessibile e modificato, rivolto alle ragazze e ai ragazzi delle scuole medie Saffi di Bologna:

“Due venerdì di febbraio al Cdh sono venute due classi delle Scuole Saffi a fare un percorso sul libro modificato e c’eravamo io, Francesca, Giulia, Barbara e Luca. Nel primo incontro c’erano anche Manu e Camilo.

Nel primo incontro ci siamo presentati con delle immagini importanti per noi. C’erano tante immagini e ognuno di noi e ogni studente doveva sceglierne tre e dire il proprio  nome e perché aveva scelto quelle foto; per esempio io ho scelto la foto della pizza perché mi  piace tanto.

Dopo con Luca abbiamo mostrato diversi tipi di libri  che erano in diverse lingue straniere e c’era anche un libro piccolissimo  e dei libri senza  parole e per finire il libro tattile.  C’erano anche libri in braille, il linguaggio per i ciechi.

Dopo che i ragazzi li hanno  guardarti un po’, noi abbiamo fatto  una domanda : riuscite a leggere questi libri ? Loro   hanno detto di no.

Dopo questa attività, abbiamo fatto  vedere come si usa il programma Sym Writer e poi abbiamo fatto vedere un video di Camilo che fa vedere  come lui usa il programma tramite un pulsante che ha in fronte.

Ultima attività della giornata  è stato un gioco: abbiamo diviso la classe in 2 squadre e con il programma Sym Writer loro dovevamo indovinare delle frasi che erano scritte solo con i simboli!! Abbiamo fatto le stesse attività con tutte e due le classi.

Nella seconda giornata gli studenti si sono divisi in gruppetti e con il nostro aiuto hanno creato dei libri tattili; io, Giulia, Francesca e Barbara abbiamo aiutato una bimba down che tornava a scuola dopo tanto tempo che era a  casa. 

Era la prima volta che facevo una animazione e mi è piaciuta molto. Seduta su una bella sedia con un’educatrice vicino, che se volevo mi dava la mano, mi sono concentrata molto sul quello che Luca mi diceva.

Inoltre ho rivisto una persona per me davvero speciale. Sapendo che venivano delle classi delle scuole Saffi mi aspettavo di vedere una prof di nome Mery, che è stata la mia maestra alle elementari, speravo tanto che ci fosse, volevo farle vedere il mio lavoro; invece al primo incontro non c’era e io ero un po’ triste.

Invece Mery è arrivata il venerdì successivo. E’ arrivata a metà mattinata e io quando l’ho vista sono impazzita di gioia . Così abbiamo lavorato insieme al libro tattile finché non sono andati via.

Spero di continuare  a fare le animazioni soprattutto con i bimbi  della materna, con cui mi diverto molto e mi trovo a mio agio.

Vi voglio bene CALAMAIO!!!!!!!!!!!!”

Sara Gabella

Dentro il Luna Farm!

Carissime amiche e amici,

come molti di voi sapranno alla fine del 2019 ha aperto i battenti il Luna Farm, il primo parco divertimenti in Italia a tema contadino dedicato ai più piccoli presso Fico Eataly World. Il progetto è a cura della casa costruttrice Zamperla, una delle maggiori aziende costruttrici di attrazioni a livello internazionale, che gestisce fra gli altri il Luna Park di Coney Island e Victorian Gardens a Central Park di New York, e che punta a coinvolgere, con attenzione sempre crescente, anche il pubblico di bambine e bambini con disabilità.

Uno degli obiettivi a tendere di Luna Farm è infatti implementare l’accessibilità del parco su tutti i fronti: comunicazione, accoglienza e fruizione delle attrazioni.

Una sfida complessa ma decisamente avvincente che ci ha visti coinvolti, insieme ad altre associazioni familiari con bambini con disabilità, in diverse fasi e compiti, tra cui quello di testare in prima persona le attrazioni della “fattoria”.

Protagonisti di questa nuova avventura del Progetto Calamaio sono stati Tristano, Emanuela, Luca, Khadija e Camilo, animatore con disabilità motoria che qui ci racconta passo per passo come è andata attraverso le sue precise osservazioni:

GIRAMISU

L’accessibilità per salire c’è: mi sono avvicinato con la carrozzina manuale, due operatori di Luna Farm hanno utilizzato un ausilio simile ad una panca composta da due piani, mi hanno trasferito sopra questo ausilio ed io mi sono trascinato entrando dentro questa giostra. Io sono entrato prima di Tristano. Lo spazio della giostra è piccolissimo e scomodo perché non c’è spazio abbastanza per le ginocchia (avendo io un problema con i piedi), questa è l’unica osservazione che ho da fare in merito all’accessibilità ed al comfort; dentro alla giostra c’era una cintura di sicurezza che ho trovato confortevole nell’utilizzo.

Ho trovato un po’ noiosa questa attrazione: gira solamente e basta, andava piano, quando era in cima però vedevo tutto dall’alto, il che non era male.

 

LA FABBRICA DEL MIELE

Questa attrazione è abbastanza accessibile, ho avuto anche in questo caso bisogno dell’ausilio giallo che l’operatore è andato a prendere: Luca e Tristano mi hanno dovuto sollevare per mettermi sull’ausilio, dopodiché mi sono trascinato nella seduta della giostra, nella quale erano presenti cinture di sicurezza che ho utilizzato per garantirmi di stare fermo. Nella giostra era prevista la possibilità di togliere momentaneamente un componente per farmi entrare, questo componente è stato poi rimesso a posto una volta che sono entrato. Durante il funzionamento non ho avuto alcun fastidio né scomodità; lo spazio era giusto e l’appoggio per i piedi era sicuro e confortevole.

La giostra era interessante perché non andava solo in tondo ma si spostava anche di lato.

 

MAIALI VOLANTI

In questa giostra l’entrata nel sedile posteriore è completamente sbagliata ed inaccessibile: riuscivo ad entrare solo lateralmente, quindi mi hanno dovuto sollevare Luca e Tristano che mi hanno posizionato nel sedile anteriore. Anche questa volta abbiamo usato l’ausilio giallo per spostarmi dalla carrozzina alla giostra. L’operatore mi ha assicurato al sedile tramite la cintura di sicurezza presente. Nel sedile anteriore c’è più spazio rispetto a quello posteriore. Durante il funzionamento mi sono divertito, non ho avuto alcun fastidio o scomodità. Di questa giostra mi è piaciuto il movimento.

 

SALTA FIENO

Anche in questa giostra ho utilizzato l’ausilio giallo per passare dalla carrozzina alla seduta della giostra. L’aiuto di Luca e Tristano questa volta è servito perché nella seduta era presente una “conchiglia”, una protuberanza di sicurezza presente nel sedile che non mi ha consentito lo scivolamento dall’ausilio alla seduta; inoltre era troppo vicina e quindi mi ha dato un po’ fastidio. Una volta che Tristano e Luca mi hanno posizionato sul sedile, un operatore mi ha assicurato con l’utilizzo della cintura di sicurezza. Il funzionamento del gioco (andare in su per poi essere lasciati cadere verso il basso) non mi ha dato alcun fastidio, anzi è stato molto divertente.

 

Aspetti comuni a tutte le giostre: i sedili erano molto rigidi, non c’erano accorgimenti (tipo cuscinetti o imbottiture) per rendere la seduta confortevole. Anche lo spazio delle sedute poteva essere più abbondante (in lunghezza piuttosto che in larghezza). Nelle strutture non ho avuto problemi di urti contro componenti, nessun fastidio relativo al funzionamento delle giostre, come vibrazioni, accelerazioni/decelerazioni troppo brusche, ecc. Non ho potuto fare altre giostre poiché non accessibili (non solo per i sedili ma per come è fatta e posizionata la giostra, con presenza di scale).

 

Nel complesso è stata un’esperienza meravigliosa perché era la prima volta nella mia vita che salivo su delle giostre. Sarebbe altrettanto meraviglioso rendere tutte le giostre accessibili ma so che, anche grazie al nostro contributo e a quello di altre persone con disabilità diverse dalla mia, ci lavoreranno per rendere il parco sempre più accogliente per tutti.

Grazie per questa bella esperienza!

Camilo De la Cruz