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Mese: Agosto 2020

Lontani o vicini, comunque insieme! Le nostre proposte per l’anno scolastico 2020/21

Sembrava impossibile ma ce l’abbiamo fatta. Settembre è alle porte. La campanella torna a suonare e mai come quest’anno le studentesse e gli studenti di tutta Italia hanno aspettato con trepidazione il rientro a scuola…

Insieme a loro ci sono anche gli insegnanti, gli educatori, gli operatori e le famiglie che in questo difficile periodo hanno dovuto fare i conti con la mancanza di aiuti, con la didattica a distanza, con nuovi metodi e approcci che potessero stimolare l’apprendimento e la creatività dei bambini e dei ragazzi.

La stessa parola “inclusione”, così come la conosciamo, è stata messa a dura prova, costringendo gli allievi con disabilità a un distacco forzato dal gruppo classe, dal sostegno e dai propri contesti relazionali di riferimento.

Oggi perciò ci sembra importante riscendere in campo con pazienza, concentrazione ed entusiasmo, per non tornare indietro e guardare insieme al futuro, ridisegnando una scuola accogliente e aperta, rispettosa dell’ambiente e delle specificità di ciascuno.

QUI le nostre proposte didattiche ed educative in presenza e a distanza per l’anno scolastico 2020/2021.

Consapevoli della flessibilità che ci viene richiesta dal momento, gli educatori e gli animatori con disabilità del Progetto Calamaio sono infatti disponibili, qualora la situazione lo richieda, a riconvertire le proprie proposte online e a condividere, nel dialogo diretto con docenti e operatori, le nuove attività elaborate e sperimentate in quarantena all’interno del gruppo educativo integrato.

Non appena la normativa vigente ce lo consentirà, vi invitiamo inoltre a venire conoscerci nella nostra sede, in via Pirandello 24, a Bologna. 

Alle prime 5 classi prenotate offriremo gratuitamente un “Giorno al Cdh”, un’intera mattinata da trascorrere insieme al Centro Documentazione Handicap di Bologna: condivideremo momenti di animazione e approfondimento alla scoperta della diversità e dell’accessibilità alla lettura con gli educatori e gli animatori con disabilità del Progetto Calamaio e tra gli scaffali della Biblioteca specializzata.

Al Museo della Musica

Agosto, tempo di ristoro e di un po’ di meritato relax, anche per chi come noi sta continuando a lavorare, cercando di bilanciare il consueto impegno a favore dell’inclusione con attività più distensive e piacevoli per alimentare il proprio benessere, già messo a dura prova dal periodo di quarantena.

A volte poi, le cose più belle stanno a un tiro di schioppo, proprio come le bellezze del patrimonio artistico delle nostre città. Quale migliore occasione allora, proprio ora che siamo ancora limitati negli spostamenti, per riscoprire le meraviglie che abbiamo accanto?

Nel nostro caso ci hanno pensato Andrea, Camilo, Marco e Diego, animatori con disabilità ed educatori del Progetto Calamaio che si sono diretti al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, questa volta non in veste di mappatori (anche se un’occhiata all’accessibilità ci scappa sempre) ma di semplici visitatori.

Un vero e proprio mondo è quello che si è aperto davanti a loro, fatto di strumenti musicali, modellini, ritratti, manoscritti e storia, di cui ogni stanza del museo custodisce il segreto, mentre alla biblioteca continuano a rivolgersi studiosi e musicisti di tutto il mondo. Merito del patrimonio di opere teoriche e letterarie, composizioni destinate a servire nella pratica dell’arte e una collezione di libretti d’opera di tutto rispetto, magistralmente ordinati nel catalogo di Gaetano Gaspari, bibliotecario del Liceo Musicale (di cui fu allievo anche Rossini) dal 1855 al 1881, ora consultabile anche online.

Andrea ci ha racconta come è andata con alcune, rapide, impressioni a caldo:

Inizio partendo dal fatto che l’edificio, che si chiama Palazzo Sanguinetti, è stato riaperto al pubblico dopo un lungo restauro che ne ha fatto il fiore all’occhiello di epoca napoleonica, possiamo quindi capire che è un edificio particolare, situato in via Strada Maggiore. La biblioteca della musica di Bologna, molto interessante, affascinante, e direi quasi, forse anche senza il quasi, didattica, chiaramente sull’ambito musicale in quanto pieno di strumenti musicali, documenti ed anche qualche dipinto, cioè parecchi dipinti rappresentanti i volti di artisti vari.

A farci conoscere e scoprire le stanze è stata Linda, educatrice museale che ci ha spiegato, mostrato e descritto alcune opere che offriva il museo. Tra i tanti oggetti interessanti che ci ha mostrato, ricordo bene del flauto più piccolo del mondo e un modellino rappresentante il teatro comunale di Bologna, con annessa spiegazione dell’utilizzo dell’epoca.

Oltretutto è un museo da me già visitato, in passato, per mappatura, con i miei colleghi Emanuela e Massimo. Per quanto riguarda l’accessibilità del museo, io, sinceramente, e credo tutto il gruppo, non abbiamo avuto problemi, è presente l’ascensore, un po’ strettino per la mia carrozza, però alla fine ce l’ho fatta, e così gli altri del mio gruppo”.

Che dire, non ci resta che cominciare a guardarsi intorno… Nel frattempo qui ci chiediamo: chi di voi, con o senza disabilità, riuscirà quest’anno ad andare in vacanza? Quali destinazioni avete scelto? Cosa è cambiato nella vostra organizzazione? Quali difficoltà e sorprese avete incontrato?

Raccontatecelo scrivendo a calamaio@accaparlante.it, proveremo a raccogliere i vostri “diari di viaggio d’emergenza”!

Andrea Mezzetti e Progetto Calamaio