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Una ComBO di esperienze

Una ComBO di esperienze

Andrea Mezzetti, animatore del Progetto Calamaio, pittore, appassionato di musica, arte, fotografia e spritz ci racconta in un ironico botta e risposta la sua prima esperienza di vita indipendente all’ostello ComBO di Bologna.

Fare la spesa, cucinare, godersi un caffè al bar, condividere tempi e spazi ma rispettare anche i propri gusti, bisogni e desideri.

Una piccola, grande sfida quella intrapresa a “Una ComBo di esperienze” resa possibile dagli educatori del Progetto Calamaio e dalla fiducia delle famiglie dei partecipanti, un impegno che ci chiama a stare e lavorare sul presente, la cosa più importante per concepirsi nel futuro.

Andrea, se pensi alla tua esperienza trascorsa a ComBo, quali parole chiave ti vengono in mente?

Emozione, timore, ansia, un pochino. Chiaramente perché, ha ragione l’educatore, ansia perché non sapevo se potevo fumare in pace, pigiare in santa pace, bermi quello che volevo..ecc.ecc, diciamo soddisfare le mie “cagatine”, i miei vizi.

La più grande difficoltà?

Francamente di difficoltà non mi sembra di averne riscontate, sarà che non voglio vederle, forse, po’ esse

Quella Cosa che hai imparato/sperimentato e che ti porti a casa.

Francamente…non so, presumo niente, come sempre, non ce la posso fare, sono bravo vero??

I momenti più piacevoli?

Direi il primo o il secondo giorno che ci siamo fermati in un barretto molto carino.

E quelli meno?

Ho paura di non averne riscontrati, ripeto, sarò io che non voglio vederne, probabile.

Tornato a casa, quali sensazioni, quali emozioni, quali pensieri dopo il rientro e il ritorno alla “normalità”?

Pessima sensazione, mi piaceva stare là. C’era anche quello scoppiato di CamCam (collega con disabilità del Progetto Calamaio) con me e stavo veramente BENE.

E adesso? Idee, desideri, suggestioni sul futuro. Qual è il prossimo passo?

Un’idea potrebbe essere, anche se NO, cavolo dico. Francamente non so, abitando poi in provincia, diciamo “lontano”, non conosco bene le possibilità che ci possono essere in tutta Bologna, ma…chissà…Quest’esperienza aggiunge un ma.

 

 

 

 

 

 

 


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