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LE SCUOLE MEDIE “FARINI” INCONTRANO IL CDH

| Progetto Calamaio |
LE SCUOLE MEDIE “FARINI” INCONTRANO IL CDH

Entusiasmo, energia e positività sono stati i sentimenti che hanno accompagnato l’incontro delle Scuole Secondarie di primo grado “Farini” di Bologna, al Centro Documentazione Handicap. L’evento, avvenutosi presso la Cooperativa Accaparlante in via Pirandello 24, consisteva in animazioni educative che mettono al centro l’incontro con la diversità, con l’obiettivo di mettere in contatto i ragazzi partecipanti con la Comunicazione Aumentativa Alternativa e la scrittura in simboli, attraverso giochi e attività espressive e creative per favorire un’esperienza positiva e didattica. Mediante educatori ed animatori con disabilità, c’è stata la sperimentazione di un linguaggio che ha aiutato ad instaurare relazioni positive, attraverso le quali superare pregiudizi e differenze, per sviluppare competenze rispetto alla scrittura e alla traduzione di libri in simboli CAA.

All’inizio dell’incontro c’è stata una presentazione sull’organizzazione e svolgimento del Centro Documentazione Handicap, da parte del dottor Claudio Imprudente in cui ha stretto relazioni con i partecipanti. Come? Comunicando…dice Claudio: <<non parlo ma comunico>>, attraverso una tavola di plexiglass, incrociando lo sguardo della persona che ha di fronte, indicando le lettere; <<non cammino ma mi muovo>>, con l’aiuto di una persona, continua Claudio. Inizialmente i ragazzi erano un po’ perplessi, ma grazie alle qualità di Claudio nel metterli a proprio agio, si sono subito lasciati andare nelle varie attività preposte e nel relazionarsi con la disabilità. Titti, Danae, Sara, Manuela, Luca erano gli animatori presenti a condurre l’incontro.

Divisi in 5 gruppi, il tema principale su cui verteva l’incontro era l’accessibilità a 360°. Attraverso la presa visone di libri accessibili a varie esigenze (libri tattili, libri modificati in simboli, audiolibri, ecc.), i ragazzi partecipanti sono stati inseriti in questo contesto e in conclusione costruire, con l’aiuto dei nostri animatori, un libro tattile, ovvero libri dedicati principalmente per persone non vedenti.

Alcune delle nostre animatrici disabili hanno voluto lasciarci delle loro riflessioni, come per esempio la nostra cara Titti dice: <<La mia attività con i ragazzi è stata la creazione di un libro tattile e, dando dei validi consigli, mi sono sentita molto partecipe e coinvolta. Mi piace sempre ascoltare i discorsi di Claudio Imprudente, per me lui è un esempio di crescita>>.

Un altro gruppo è stato condotto dalla nostra Danae, animatrice di origine sud-americana: <<ero in un gruppetto di ragazze in cui abbiamo progettato insieme una storia selezionando il materiale adatto. Alla fine abbiamo raccontato, attraverso la costruzione di un libro tattile, la storia, sin da piccolo, di Claudio Imprudente. Sono molto felice di come è andata l’attività, soprattutto perché ho visto le partecipanti molto entusiaste nel fare questo lavoro>>.

Sara, l’animatrice più giovane della Cooperativa Accaparlante, ci dice: <<La cosa che mi ha colpito maggiormente è stata la riflessione, fatta insieme a Claudio, sul discorso dell’aiuto, sul bisogno di ognuno, perché in fondo tutti abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri. E’ stato molto interessante lavorare sul progetto del libro tattile, per me questi incontri sono molto importanti perché si lavora sull’accessibilità>>.

Alla fine dell’incontro si è notato che il disagio iniziale era passato in secondo piano, anche la disabilità. Perché con quella disabilità ci abbiamo giocato tutto il tempo e l’abbiamo fatta diventare un’occasione per entrare nella relazione con noi e non la causa di una distanza.

L’obiettivo di questo incontro era quello di coinvolgere e divertire i ragazzi delle scuole secondarie sul tema dell’accessibilità, intesa per tutti gli esseri umani, abbattendo barriere architettoniche attraverso giochi, idee e presentazioni, così da offrire ai partecipanti il contatto diretto con la diversità e gli strumenti utili ad affrontare le difficoltà anche legate alla didattica, che favoriscono una reale inclusione di tutti i soggetti coinvolti. Per quanto ci riguarda noi scegliamo il divertimento, la festa, l’allegria e la mettiamo in relazione con l’handicap, la difficoltà, la disabilità.


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