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IL KIT PER UNA BUONA INCLUSIONE. Il Calamaio incontra gli insegnanti 0-6 anni del distretto di San Lazzaro

| Progetto Calamaio |
IL KIT PER UNA BUONA INCLUSIONE. Il Calamaio incontra gli insegnanti 0-6 anni del distretto di San Lazzaro

Amiche e amici, il Calamaio, come sapete, è ufficialmente tornato in azione.

Lo ha fatto cominciando in grande stile, con una formazione plenaria rivolta agli educatori ed insegnanti (0-6 anni) del distretto di San Lazzaro di Savena (BO), lo scorso 4 settembre 2019, nell’ambito del Progetto FARE 2 (Formazione, azione, rete, energia) per l’anno scolastico 2019-20.

A incontrarli c’erano i nostri Luca Cenci e Tatiana Vitali, insieme a Giovanna Di Pasquale, pedagogista e presidente della Coop. Accaparlante.

Un momento di scambio ricco di suggestioni e di stimoli in cui abbiamo riflettuto sugli ingredienti di base della pedagogia rivolta ai contesti inclusivi e sugli strumenti di lavoro che possono accompagnarci nei primissimi anni di scuola, per andare a pescare proprio là, in quegli istanti in cui dentro di noi cominciano a farsi strada concetti e parole, a volte troppo difficili da decifrare.

Tatiana, animatrice con disabilità del Progetto Calamaio e dott.ssa in Scienze della Formazione con tanto di Master, ha dato il meglio di sé con Luca, soffermandosi su “La CAA come strumento per l’inclusione: pluralità e creatività dei linguaggi”.

Un vero e proprio kit per una buona inclusione, di cui Tati ci racconta ora qui qualcosa in più con un assaggino della giornata trascorsa e una punta di emozione ancora in circolo… C’erano infatti più di duecento persone!!

Quale miglior ritorno al lavoro se non una formazione a quasi duecento tra educatori ed insegnanti 0-6 anni? Così, in quel di San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, siamo entrati subito carichi… Dopo un’introduzione fatta dalla nostra collega pedagogista Giovanna Di Pasquale sulla didattica inclusiva io ed il mio collega educatore Luca Cenci ci siamo occupati di raccontare ai numerosi presenti cosa è la Comunicazione Aumentativa Alternativa e come la utilizziamo noi del Gruppo Calamaio sia per la costruzione di libri in simboli, sia come attività laboratoriali sulla cultura accessibile da proporre alle scuole. Tra le altre cose abbiamo raccontato il laboratorio con le scuole medie Saffi, nello specifico il progetto “Il libro modificato. Per una didattica dell’inclusione”. In particolare il percorso che ha coinvolto i ragazzi delle classi terze ci ha portato a riflettere sul contesto in cui vivono per poi raccontarne possibilità e difficoltà, desideri e paure, utilizzando il linguaggio in simboli, un modo per rendere più accessibile la scrittura e lettura per persone che hanno difficoltà di comprensione di diverso tipo.

Poi abbiamo presentato il progetto PariMenti e il progetto Storie x Tutti.

Devo ammettere che nonostante siano tanti anni che facciamo formazione eravamo piuttosto emozionati vista la portata del pubblico. Comunque ci siamo messi subito a nostro agio e siamo partiti parlando di Librarsi, il laboratorio permanente di produzione di libri in simboli. Poi dopo un racconto sulla CAA li abbiamo fatti giocare un po’, chiedendo loro di indovinare delle frasi solo leggendo i simboli. Questo li ha fatti divertire molto e ha modificato l’atmosfera da formazione frontale divenendo un simpatico botta e risposta.

Mi piace sempre molto quando faccio formazione, credo sia importante riuscire a portare visibilità alle tante cose che facciamo e riuscire a raccontare in modo creativo le attività che svolgiamo al nostro interno.

Per concludere posso dire che credo sia andata molto bene e che abbiamo lasciato una bella macchia che, siamo convinti, insegnanti e educatori trasmetteranno ai bambini delle loro classi!”.

 

 

 


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