La cultura è di tutti…Contribuiamo a renderla accessibile!

Mostre, concerti, cinema, spettacoli dal vivo, parchi, bar, ristoranti, librerie… A Bologna le occasioni per divertirsi e respirare un po’ di cultura davvero non mancano. Avere accesso a tutti questi luoghi non è un lusso per pochi, tante sono le agevolazioni per gli studenti e non solo per poter usufruire dei piaceri della città.

A volte, tuttavia, certe informazioni non circolano come dovrebbero e tante sono le possibilità che non si conoscono, soprattutto per chi, per difficoltà di vario genere (disabilità, limitata conoscenza della lingua, fragilità sociale, anzianità, ecc.) rischia di rimanere escluso dal godimento di occasioni di creatività, bellezza e conoscenza.

Il Progetto Calamaio non ci ha pensato due volte e subito ha provato a interrogarsi sulle soluzioni possibili.

Lo ha fatto con diversi progetti legati all’accessibilità alla cultura, come Cultura Libera Tutti, alla visione dello spettacolo dal vivo, come La Quinta Parete, ma soprattutto ha iniziato insieme al Comune di Bologna – Settore Marketing Urbano e Turismo, a fare dei sopralluoghi per esplorare e valutare l’accessibilità degli spazi della città.  A seguire ogni visita di mappatura una serie di schede composte secondo precisi criteri, inizialmente impostati con la giornalista con disabilità Valeria Alpi e Massimo Falcone del Centro Informahandicap di S.Lazzaro di Savena (BO).

Abbiamo così cominciato a misurare l’accessibilità dei musei di Bologna, insieme all’istituto dei ciechi “Francesco Cavazza” e alla “Fondazione Gualandi” a favore dei sordi.

I musei che  abbiamo “mappato” fino ad ora sono stati il Museo del patrimonio industriale, museo Morandi, museo della memoria di Ustica, casa Carducci, museo Archeologico, museo civico Medioevale, museo comunale d’arte, Mambo, Museo  Internazionale e Biblioteca della Musica, Bargellini, museo della tappezzeria.

Il progetto ha come finalità il miglioramento dell’accessibilità fisica e culturale dell’offerta turistica cittadina per assicurare a tutti le migliori condizioni di fruizione.

Il principale obiettivo è la costruzione di un sistema informativo unitario e costantemente aggiornato sull’accessibilità di attrazioni turistiche, strutture ricettive e ristoranti per persone con disabilità temporanee o permanenti.

” Il nostro ruolo nelle mappature– ci racconta Andrea Mezzetti, uno degli animatori con disabilità del nostro gruppo- è stato quello di capire, attraverso misurazioni e domande mirate l’accessibilità del luogo/museo anche per i disabili. Il museo che personalmente mi ha colpito di più è stato quello della memoria di Ustica, con quella rovina sotto gli occhi di tutti.

Entrando nel museo, la cosa più evidente, che cattura l’attenzione è appunto quella rovina sotto forma di aereo, inoltre l’autore dell’opera ha voluto colpire i visitatori con  effetti acustici, inerenti alla strage, proponendo ai visitatori i pensieri delle vittime dell’incidente attraverso effetti sonori annessi. Per quanto riguarda l’accessibilità del luogo, a mio parere non c’è neanche da farsi questa domanda, nel senso che, per quello che ho visto io, era totalmente accessibile.

Un altro museo che mi è piaciuto molto è stato quello civico Medioevale, con in mostra quadri, sculture e in particolare ho apprezzato molto gli oggetti dell’epoca come portafogli, orologi ecc.

Nella media i musei di Bologna esaminati sono tutti mediamente accessibili con qualche accorgimento.
Adesso inizieremo a valutare l’accessibilità di pub, ristoranti, hotel, bar ecc. fino ad arrivare al miglioramento di tali condizioni e quindi alla fruibilità completa dell’offerta turistica cittadina”.

Entrare, accedere, conoscere, lasciare delle tracce… Questo è il nostro spirito! E il vostro? Quali sono i vostri luoghi preferiti in città?