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“Inclusione non fa rima con illusione” – il Progetto Calamaio vola a Taranto

| Progetto Calamaio |
“Inclusione non fa rima con illusione” – il Progetto Calamaio vola a Taranto

-INCLUSIONE NON FA RIMA CON ILLUSIONE-

Giovedì 9 maggio siamo stati invitati a Taranto da Angela Dragone, della FLC CGIL Taranto, per partecipare ad un convegno sull’inclusione nelle scuole, insieme ad alunni, docenti, referenti per l’inclusione scolastica, dirigenti della sezione cittadina dell’Unione Italiana Ciechi e operatori della cooperativa Sociale Logos di Taranto. Al convegno si respirava un’aria di curiosità e voglia di imparare, ottima occasione di scambio e conoscenza tra la nostra realtà e quella tarantina. Un’esperienza intensa, sentita e partecipata.

Claudio dice “La disabilità, ho scoperto, è davvero una malattia. Non solo. La disabilità è una malattia che, se non si prendono le dovute precauzioni, le dovute distanze, tende a essere contagiosa. E i primi sintomi si verificano quando una persona inizia a farsi delle domande scomode.” Con ironia Imprudente paragona la disabilità e la conoscenza di essa ad una malattia contagiosa, che più la scopri, più ti porterà a relazionartici. L’abbiamo visto anche con i vari esempi portati da Viviana Lusso, docente Miur specializzata nelle attività didattiche di sostegno, e Angela Aquaro, vice presidente di Proteo Taranto, che tramite attività e laboratori hanno avvicinato i/le ragazzi/e alla prosocialità e al diverso, indirizzandone anche una scelta universitaria futura.

Ovviamente nella parte pomeridiana, indirizzata solo ai docenti e prof di sostegno, non ci siamo fatti mancare i nostri giochi di ruolo, portando gli spettatori a mettersi in gioco e provare a cambiare prospettiva, di lasciare il proprio comodo posto per poi risedersi in una posizione diversa e sconosciuta. Una nuova postazione dove vedrai altro rispetto a prima, cose di cui magari non ti eri manco accorto, allargando così il tuo sguardo sull’altro e la tua conoscenza. Per fare inclusione bisogna muoversi, bisogna divertirsi, bisogna sapersi mettere in gioco perché l’inclusione è statica. “Facciamo cambio posto?

Ringraziamo Angela Dragone, Viviana Lusso, Angela Aquaro, Fabio Mancini per l’ospitalità e il grande cuore messo in questo lavoro!


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