FUTURO SEMPLICE – FUTURO INCLUSIVO…IL CDH AL FESTIVAL FRANCESCANO!

Bologna, 03/10/2017

Dal 21 al 24 settembre scorso, la città di Bologna ha accolto per il terzo anno consecutivo la IX edizione del Festival Francescano, tenutosi in Piazza Maggiore.

La struttura del Festival prevedeva tre giorni di iniziative culturali, spirituali, artistiche e didattiche, svolte tra la gente per favorire il dialogo e l’incontro, in linea con i valori e con la testimonianza dei Francescani.

Anche i nostri colleghi, nonché animatori del Centro Documentazione handicap, Danae, Diego e Tatiana, hanno partecipato al Festival Francescano, presso il Chiostro di San Giuseppe, portando con sé un progetto di temi legati alla diversità, alla disabilità e all’inclusione. L’intento di queste attività era di coinvolgere le scuole, proponendo attività di animazioni per bambini, dai più piccini delle scuole d’infanzia e ai bambini delle scuole elementari.

Il nostro caro Diego ci ha lasciato questa sua testimonianza: <<Ho affrontato alcuni temi importanti con i bambini di quarta e quinta elementare. La prima parte consisteva nel raccontare una storia, la storia di Re 33, animandola con l’aiuto dei bambini in cui io avevo il ruolo del Re. Nel mezzo dell’incontro abbiamo fatto il gioco del “uguali o diversi”, che consiste nella massima attività di inclusione e conoscenza di se stessi e degli altri, scoprendo in cosa ognuno di noi si eguaglia o si distingue. Mi ha colpito molto la perspicacia dei bambini nel capire subito le regole delle attività, mi sono trovato bene con il gruppo. Partecipare al Festival Francescano mi ha fatto molto piacere, mi sono divertito con i bambini, è stata una giornata costruttiva e un’esperienza assolutamente da ripetere>>.

Anche la nostra cara animatrice Danae ha voluto lasciarci alcune delle sue riflessioni riguardanti le attività svolte all’interno del Festival: <<ho incontrato una classe della scuola d’infanzia ed una classe delle elementari, in cui abbiamo affrontato temi sulla diversità, non tanto discutendone a parole, ma giocandoci su. Le attività svolte sono state molto interessanti, ma quella che mi ha colpito di più è stato lo “smonta e rimonta”, che consiste nel smontare e rimontare i pezzi di una carrozzina per disabili e successivamente farla collaudare ai piccoli partecipanti; è stato il punto in cui i bambini si sono maggiormente divertiti, facendo impennate e sgommate. Era la prima volta che conoscevo questo posto, sono stata davvero bene. E’ stato interessante anche perché ho avuto la possibilità di conoscere e confrontarmi con bambini di nazionalità diversa dalla mia. Alla fine dell’incontro abbiamo dato la possibilità ai bambini di porci delle domande e colmare tutte le loro curiosità riguardanti la diversità e la disabilità>>.

Sappiamo quanto al giorno d’oggi sia articolato affrontare temi di questo genere, ma vedere le facce dei bambini felici, divertiti, coinvolti in tutte le attività svolte, sentire nell’aria un sentimento di gioia e unione, percepire l’apertura a ciò che riserva il mondo esterno, soprattutto quando si è bambini, risulta tutto molto più facile e divertente. Il modo in cui i bambini hanno affrontato queste attività, e come i nostri educatori siano riusciti a portare splendidamente a termine i progetti, sta a dire che molte barriere (mentali) sono state abbattute e lo sguardo dei bambini oltrepassava la semplice vista della disabilità e della diversità.

Anche questa volta siamo riusciti a toccare nel cuore di molti bambini, insegnati, genitori, ecc. lasciando un segno permanente e superando lo stereotipo della diversità,  come solo noi, con le nostre doti speciali, sappiamo fare.

Un futuro semplice è quello che San Francesco e Santa Chiara che ci hanno ispirato: <<semplice non vuol dire facile. Un futuro di pace, fraternità, giustizia, essenzialità, dialogo, integrità del creato, da costruire ogni giorno, sin da bambini>>.

E voi, quale futuro desiderate e volete costruire?